Viaggiare da soli spaventa. È quello di cui tutti prima o poi sentiamo il bisogno ma che poi pochi trovano il coraggio di fare veramente. Viaggiare da soli è sinonimo di padronanza di se stessi, di autosufficienza e nell’idea comune è il non plus ultra dell’emancipazione. Eppure non sempre si riesce a lasciare a casa affetti e compagnia per avventurarsi nel mondo da soli, anche se quel mondo è a un passo da noi.

 

viaggiare da soli (1)VIAGGIA CON TE STESSO

1. Affrontare e capire il pericolo

Viaggiare da soli è rischioso. Chi custodirà le tue valigie quando devi andare in bagno? Chi ti aiuterà a capire se stai andando nella giusta direzione? O ancora, chi ti salverà dal pericolo?
Viaggiando da soli rende più responsabili. È difficile fidarsi di qualcuno o di qualcosa e le brutte sorprese sono sempre dietro l’angolo. Però imparare a riconoscere chi merita fiducia, solo attraverso lo sguardo o un atteggiamento è qualcosa che si sviluppa solo quando non ci sono altri con te. E sarà una qualità che nessuno ti potrà togliere più.

2. Fare le tue scelte

Sei stato a Parigi e non sei salito sulla Tour Eiffel? Non hai visto il Prado a Madrid?
Ci sarà sempre qualcuno che ti dirà cosa avresti dovuto fare. Ci sarà sempre qualcuno che ti consiglierò posti in cui mangiare, dormire, luoghi da visitare, ma quando sei lì a camminare per le strade di una città e non sai esattamente dove stai andando, sarà il tuo istinto a guidarti, i tuoi veri desideri affioreranno e sceglierai quel che è più importante per te, le cose che contano davvero.

3. Apprezzare la solitudine

Non è sempre uno svantaggio stare da soli. Non tutti sanno il valore del ritrovarsi faccia a faccia con se stessi. Per cui viaggiare senza compagnia ti metterà di fronte a te, unico e sicuro compagno di viaggio. Apprezzerai i momenti in cui non puoi usare il telefono o parlare con qualcuno perché sarai messo di fronte a domande dalle quali sei sempre fuggito. Stare in solitudine ti farà osservare la gente, i gesti, i modi di fare. Svilupperà il tuo spirito autocritico e, quando meno te l’aspetti, una risposta che attendevi arriverà, nel silenzio una lampadina si accenderà nel buio.

4. Mettersi alla prova

Tra i vantaggi di partire in solitaria c’è il poter risolvere le situazioni senza l’aiuto di altri e, quindi, svegliare quelle qualità da sempre sopite perché non necessarie. Riuscirai a trovare un posto per dormire, a rimediare a piccoli o grandi problemi come una valigia che si rompe o i documenti smarriti in una nazione straniera. Ti farà sconfiggere la paura di dormire in aeroporto o mangiare da solo. Tutte quelle situazioni d’impasse che, una volta tornato, non solo sembreranno banali, ma che ricercherai disperatamente, perché in fondo è divertente risolverle.
Nello stesso tempo ti farà accettare i tuoi limiti.

viaggiare da soli (2)5. Perdersi e ritrovarsi

Se c’è una cosa che ognuno dovrebbe fare quando viaggia da solo è perdersi. Quando si cammina per le strade di una città che non è ancora tua, bisognerebbe farlo senza mappa e senza musica. Bisognerebbe girare in tondo senza meta, senza navigatore per guadagnare passo dopo passo la fiducia della strada. Trovare punti di riferimento che sono solo tuoi e ad un certo punto dire: “Ah ecco, sono tornato qui”, di nuovo sicuro dei tuoi passi.
Prendetela pure come una metafora.

6. Imparare una nuova lingua

Che sia Spagna, Francia, Inghilterra o Turchia niente riesce a farti sentire più alienato del non conoscere la lingua. Sarà proprio lì che il tuo istinto di sopravvivenza prenderà il sopravvento: che tu debba mangiare, comprare un libro, trovare un alloggio o andare al mercato, poco importa. Le parole che hai distrattamente ascoltato per strada o in una canzone affioreranno magicamente dalla tua bocca quando ne avrai bisogno. Non c’è niente di più soddisfacente di parlare e farsi capire in una lingua che non è la tua. Soprattutto se l’interlocutore non si accorge del fatto che tu sia straniero.

7. Gestire il tuo tempo

Hai fame alle 11? Hai sonno alle 21? Vuoi uscire alle 2? Vuoi passare la notte in giro con qualcuno appena conosciuto (tenendo conto del punto 1)?
Non c’è proprio nessuno che te lo vieta o che ti giudicherà per questo. Non si tratta di ribellione, si tratta di capire a che punto inizia la propria libertà. Il tempo è solo tuo, il viaggio è solo tuo. Puoi darti limiti e toglierteli nel giro di un minuto. Puoi imparare ad ascoltare i tuoi ritmi senza agire per compiacere o per farti compiacere. Sono i tuoi momenti, è il tuo momento.

8. Conoscere gente e fare amicizia

Nessun uomo è un’isola. Che tu parta per ritrovare te stesso o per il gusto di farlo, prima o poi sentirai forte il bisogno di comunicare, o ti si presenterà qualcuno con cui inizierai a parlare senza sapere perché. In quelle occasioni puoi scegliere di mostrare il lato di te che preferisci. Chi hai di fronte non ti conosce, ignora il tuo passato e il tuo background, ma accetterà tutto quello che gli dirai, e viceversa. Sarà un gioco di fiducia. Così nascono, in maniera naturale e spontanea, i migliori rapporti, quelli che porterai avanti, nonostante la distanza che potrà esserci.

9. Innamorarsi dei posti

Tutti dicono che quella città ti piacerà, che quel giardino ti incanterà, o che quella bevanda è disgustosa e quel piatto immangiabile. Ma qui sei solo tu a seguire le tue emozioni. Puoi innamorarti di un portone, di una panchina o di un dettaglio invisibile. Puoi sentire un profumo che nessuno ti aveva mai descritto e associarlo per sempre a un’emozione. Puoi.

10. Libertà

La libertà è un concetto del quale non sempre si ha l’idea giusta. Essere liberi non significa essere anticonformisti o soli, ma essere padroni di se stessi senza condizionamenti. Significa corazzarsi lo sguardo e la pelle dai giudizi. Viaggiare da soli è solo uno dei modi per imparare ad essere liberi.