Fino a una decina di anni fa non tutti gli italiani disponevano di un accesso ad internet, gli smartphone erano ancora in una fase di prova e sarebbe stato difficile immaginare cosa sarebbe successo nel giro di poco tempo.

Photo Credit: Leo Reynolds via Compfight cc  Leo Reynolds squelette

Photo Credit: Leo Reynolds via Compfight cc
Leo Reynolds
squelette

Oggi chi non possiede un profilo Facebook sembra che socialmente non esista. L’Italia conta circa 25 milioni di utenti registrati attivi in un mese e circa 19 milioni in un giorno, numeri in costante crescita. Ci basti pensare che secondo l’Istat la popolazione residente in Italia al 1 gennaio 2015 era di 60 795 612 persone. A questo punto prendiamo questo dato e compariamolo col numero di utenti attivi su Facebook e noteremo che poco meno della metà della popolazione italiana utilizza il social media in questione.

Che Facebook stia entrando in maniera sempre più pervasiva nella realtà delle persone è sottolineato dal fatto che un crescente numero di utenti effettui l’accesso da dispositivo mobile, circa 20 milioni su 25. Potendo, in questo modo essere sempre in contatto con la propria rete.

Photo Credit: Hernan Piñera via Compfight cc  Hernán Piñera Locked in his world

Photo Credit: Hernan Piñera via Compfight cc
Hernán Piñera
Locked in his world

Facebook nasce come un social network, ossia una rete per creare e mantenere contatti con la propria cerchia di amici. Per fare ciò la piattaforma offre la possibilità di caricare sul proprio profilo immagini, pensieri, opinioni e di condividerle in rete. Alcune ricerche hanno dimostrato, inoltre, come il social network sia diventato il principale punto di accesso a internet per la maggior parte degli internauti poiché rappresenta una casa sicura dalla quale partire per esplorare attraverso percorsi affidabili suggeriti da amici o conoscenti.

In base a questo principio Facebook rappresenta la prima fonte dalla quale attingere le notizie per il 65% degli utenti che privilegiano Internet per reperire le informazioni. Grazie al fatto che circa il 35% degli Italiani che utilizzano internet condivide le notizie lette mediante i social media.

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Rego Korosi
iPad

Da qualche anno a questa parte, perciò i principali quotidiani italiani sono approdati sul social media con la propria pagina tramite la quale condividere direttamente alcuni dei propri contenuti. Tra questi Repubblica risulta essere il più seguito con circa 2 milioni e mezzo di mi piace. Questo perché, come si sa su internet le notizie circolano per lo più incontrollate e non è raro che alcune notizie inventate possano essere scambiate per vere. Infatti diversi siti con pagine Facebook molto spesso creano notizie verosimili, che possano essere facilmente condivise e che possano conquistarsi un buon numero di “mi piace” andando in ultima istanza a creare più confusione che informazione.

Ma non solo, a seconda dei nostri interessi è più facile che nella nostra bacheca compaiano notizie o link ad essi inerenti e questo perché mediante un algoritmo, un semplice calcolo aritmetico vengono selezionati per noi i contenuti di ciò che potremo voler vedere e leggere, andando così a presentarci solo quello che rispecchia i nostri gusti.

Photo Credit: iggyshoot via Compfight cc  iggyshoot Enigmatic Lisa

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iggyshoot
Enigmatic Lisa

A questo punto sorge spontanea la domanda se sia possibile informarsi adeguatamente tramite il social media.

Facebook offre l’indubbio vantaggio di poter dare visibilità a un quotidiano o a una notizia, la possibilità di far sì che gli utenti possano farsi un’idea di cosa stia accadendo e qualora interessati alla notizia possano, oltre che condividerla, leggerla direttamente dal sito. Inoltre la possibilità di consultare le pagine dei maggior quotidiani e di agenzie di stampa offre un aiuto per orientarsi nell’oceano di informazioni più o meno veritiere che circolano in rete grazie al rimando ai rispettivi siti web.

Perciò anche in questo caso, Facebook può rivelarsi, e sempre più lo sta diventando, uno strumento mediante il quale accedere alle informazioni,potendo scegliere se farlo in maniera passiva accontentandosi di titoli selezionati in base agli interessi avendo però una visione parziale della realtà, o in maniera più attiva andando a scorrere la bacheca dei principali quotidiani e da lì accedere al sito di questi. Come in ogni caso a fare la differenza nell’essere o meno informati è il grado di interesse di ogni singolo individuo.

cea + [ B ] Guy Pène du Bois - Woman Reading Paper (1939) - Detail

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[ B ] Guy Pène du Bois – Woman Reading Paper (1939) – Detail