Con la crisi economica, si sa, aumentano i rischi per la salute politica dei Paesi più colpiti: ondate di antidemocrazia e populismi vari si abbattono sul nostro continente da quasi un decennio, aiutati dall’informazione che viaggia rapida così come la tecnologia che la supporta. Le notizie più lette, e dunque attendibili, prendono forza dalla loro esposizione breve, concisa e possibilmente catastrofica e complottistica di eventi anche non avvenuti, e dunque l’agguato della bufala resta dietro l’angolo, pronto a colpire.

In questo caso, per colpa della cattiva politica, a risentirne è proprio la salute: si stima che in Europa sia avvenuto un calo delle vaccinazioni obbligatorie tanto forte da permettere la ricomparsa di malattie dichiarate da tempo ormai debellate. Il famoso caso del bambino colpito da difterite in Spagna nel 2015 ha fatto scuola: se non si rispetta l’effetto gregge, ossia la copertura di almeno il 95% della popolazione contro un certo virus, esso tende a ripresentarsi.

Tutto ciò è vero e scientificamente dimostrato, a discapito delle teorie alternative che incolpano ii vaccini stessi di scatenare cambiamenti nell’integrità immunitaria del soggetto, provocando variamente influenze, dipendenza da medicinali, fino a –udite udite- omosessualità e disturbi della personalità.

Ogni vaccinazione produce omosessualità, perché impedisce la formazione della personalità. È una microforma di autismo.

Gian Paolo Vanoli, esponente di M5S.

I “recenti studi” cui una parte di politica italiana fa riferimento in realtà non esistono: si basano su credenze aleatorie e utilizzano citazioni relative al mondo scientifico per tentare di legittimare le proprie teorie, a discapito di quelle sostenute dal governo, considerate inattendibili perché apparentemente paragonabili alle azioni e alle decisioni -spesso fallimentari secondo l’opposizione- dell’Esecutivo stesso.

La traslazione di alcune branche della vita quotidiana dei cittadini (educazione e sanità sopra tutte) sul piano politico, caratterizzato dal libero confronto e ultimamente da dibattiti sempre più aspri, non può che danneggiare la condotta delle persone, soprattutto dei meno istruiti ed informati, ed innescare un effetto cascata dalle conseguenze imprevedibili.