Il colore della terra é quello del Chapas, stato messicano dove dal 1994 l’EZLN tenta in alcune regioni, la difesa del territorio e della popolazione, discendente dai maya, che lo abita. Come il colore della terra (Eris edizioni) é disegnata da Nicola Gobbi, illustratore e Marco Gastoni che ha scritto la sceneggiatura, un lavoro a quattro mani che ci racconta un piccolo pezzo di storia: i due autori ci prendono per mano e ci portano nella natura lussureggiante di questo tratto di meso-america.
Come il colore della terra é la storia di un bimbo ,Jose e una bimba Juana, con i loro occhi viene raccontato l’accelerarsi della rivolta e la repressione da parte del governo centrale messicano che occupa villaggi e non ha nessun rispetto per la popolazione.
Una volta diventati adulti Jose e Juana abbracciano il modo di vivere della comunita zapatista fondato sulla lotta al neoliberismo, sul rispetto della natura e della terra, suL diritto della popolazione indigena a non essere oppressa.
I colori che ci restituiscono le tavole di Nicola Gobbi sembrano uscite direttamente dalla terra, il verde pastoso e brillante fa da padrone insieme alla natura, protagonista indiscussa, madre e vendicatrice. Cio che ne ricavano i lettori é un’esperienza empatica, una esplorqzione di sentimenti e idelai immersi, sempre nella natura, una umanita differente e distante anni da luce da quella che siamo abituati a sbirciare e vivere nel quotidiano, e uno sguardo ad uno dei capitoli di storia contemporanea piu bui, ma forse, pieni di speranza per il futuro.
L’avventura zapatista viene anche racconta alla fine del libro, in un capitolo scritto da Annamaria Pontoglio, del comitato Chapas Maribel di Bergamo, che da ann9i si occupa di difendere notizie sulla questione. questa é una guerra a bassa identita’ utopia politica e autogoverno, come recita il titolo; un’avventura nata da un fortissimo senso di appartenenza alla terra che nasce nella popolazione maya centinaia di anni fa e che i conquistadores cercarono di annichilire, senza riuscirci.
Pagina dopo pagina, disegno dopo disegno, lasciamoci catturare dalle immagini, e prendiamone spunto per la nostra vita, la rivoluzione diventa possibile.