Quando si sentono le due parole ‘famiglia’ e ‘naturale’ associate tra loro nessuno può esimersi dal replicare e tendenzialmente la maggioranza si divide in pro o contro.
1. Genealogia della famiglia naturale
La vera domanda è: “Cosa s’intende per famiglia naturale?” Quale famiglia potrebbe mai non essere naturale? Intendo, il processo di nascita è di per sé naturale ma la creazione di un ordine socialmente organizzato è tutto fuorché naturale.
Quando vediamo gli animali ed esaminiamo da vicino la loro organizzazione interna non potremo certamente osservare nuclei familiari socialmente costituiti da madre, padre e figli al seguito. A tal riguardo l’esempio dei bonobo (in quanto spesso considerati come i più vicini antenati agli australopitechi) è lampante, infatti questi vivono in comunità composte proprio da femmine, maschi e cuccioli, ma in queste non vi è nessuna traccia di famiglia.
La famiglia può essere dunque analizzata solo dal punto di vista sociale.
Il termine famiglia viene definito dal Sabatini Coletti : Nucleo elementare della società umana, formato in senso stretto e tradizionale da genitori e figli, con l’eventuale presenza di altri parenti.
Non esiste se non come mezzo di slogan politico l’idea di una famiglia naturale, sì la nascita di un figlio è in termini biologici naturale ma la crescita ed il nucleo familiare che s’instaura in un secondo momento è tutto eccetto che naturale bensì un costrutto sociale.
2. Famiglia naturale come slogan politico
Sebbene il linguaggio utilizzato dalla politica sia da sempre basato sugli slogan perché questi siano di maggior impatto sulle persone, appare quanto meno paradossale la capacità con cui la politica faccia proprie determinate parole come quella appunto di ‘famiglia naturale’, dopo aver esaminato come questa non esista in natura, vorrei esaminare quanto poco reale sia questa sua identità.
La famiglia naturale tanto decantata dai vari politici tra cui ricordiamo Salvini che così si esprime in merito:
Il matrimonio è fra un uomo e una donna e i figli nascono da un uomo e da una donna. Senza la famiglia fondata su una mamma e su un papà la società finisce… Quel libro (si tratta di “Piccola storia di una famiglia”) presenta ai bambini l’unione di due donne come modello della nuova famiglia […] Quel testo genera confusione e senza limitare la libertà di alcuno ritengo che non sia appropriato finisca in mano a bimbi di 6 anni con concetti complessi come la fecondazione artificiale.
Oppure l’onorevole Binetti che riferendosi alla legge del 10/12/2012 n. 219 sulla parità di diritti tra i figli di sposati o conviventi così si è esposta:
Il vero paradosso è che questa legge nata per riconoscere ai figli naturali il diritto ad una famiglia, ha distolto la sua attenzione mettendo in primo piano la drammatica patologia di una famiglia colpita da uno dei crimini più gravi che si conoscano: l’incesto.
La raffigurazione della famiglia italiana è un’immagine illanguidita di vecchio stampo che ben si discosta dalla realtà.
3. La realtà delle famiglie italiane
Utilizzeremo come fonte l’Istat, istituto nazionale di statistica, che si occupa di monitorare i trend di cambiamento ad ogni censimento di popolazione. Analizzando i dati in maniera superficiale si nota subito che, nell’anno 2012 per ogni 1000 matrimoni 310,6 sono state le separazioni e 173,5 sono stati i casi di divorzio. Ogni 1000 matrimoni, quasi la metà fallisce.
Dopo la promulgazione della legge numero n. 54 del 08/02/2006 in materia di affidamento dei figli è chiaro che il 75,10% delle coppie per quanto riguarda le separazioni e l’89,9% per quanto riguarda i divorzi giungano ad un affidamento condiviso dei figli.
Il concetto stesso di famiglia, in continuo mutamento, come abbiamo precedentemente menzionato apre la strada a nuove modalità con cui ci si deve confrontare, i figli di genitori separati o divorziati vivono in una famiglia allargata avendo la possibilità di poter vivere sotto un doppio tetto, con una doppia famiglia e questo è valido nella metà dei casi delle cosiddette ex famiglie naturali.
Non è raro trovarsi davanti a famiglie straniere frutto delle nuove ondate migratorie che scelgono l’Italia come nuova casa (valido allo stesso modo l’esempio degli italiani all’estero per lavoro che dopo essersi integrati decidono di procreare al di fuori dal territorio italiano). Così come non ci dovrebbe stupire l’idea di coppie di fatto, ovvero di coppie che non sono vincolate dal matrimonio ma che fanno della convivenza la propria scelta di vita, o delle coppie omosessuali la cui unione civile è ancora in fase di dibattito in Italia.
In effetti, considerando tutte le variabili appare giusto chiarire che al di là degli schemi politici e delle fazioni, la famiglia naturale o di vecchio stile esiste solo nella mente di chi l’ha pensata.