Quando si parla di Marche, si parla dell’unica regione italiana che ha un nome al plurale. Della sua pluralità viene investito anche il territorio. Dalle mille sfaccettature, la regione Marche, ha la fortuna di contenere nel suo territorio posti d’incanto dal mare alla montagna. Una regione che da sempre ha avuto l’intuizione di saper valorizzare ogni piccola bellezza che possiede, ma che nello stesso tempo riesce a preservare la sua caratteristica di territorio sì aperto al turismo, ma poco disposto alla contaminazione esterna. Grazie ad una storia costruita, è il caso di dire, da artigiani di qualità, le Marche possono offrire al mondo tutto quello che hanno: dalla tradizione popolare a quella enogastronomica, all’industria della manifattura, richiama gente grazie all’attenzione sempre più in crescita dei media locali e dei portali orientati appunto al turismo come CultMarche.

10 POSTI PER INNAMORARSI DELLE MARCHE

 

Macerata, ph. fpatrizi

Macerata, ph. fpatrizi

1. Macerata
Macerata è il capoluogo dell’omonima provincia situata a 313 metri sul livello del mare. Cittadina arroccata e medievale, la Civitas Mariae è anche definita la città della Pace. Vale la pena soggiornarci per più di un dì per godere della tranquillità ma nello stesso tempo dell’offerta culturale che propone come ad esempio Palazzo Ricci, Palazzo Buonaccorsi, il Museo di Storia Naturale e ovviamente lo Sferisterio. Una città a passo d’uomo, Macerata è percorribile a piedi in tutta la sua lunghezza. Davvero imperdibili i vincisgrassi di Mirella alla Trattoria da Ezio.

Sedia Del Papa, Ancona. Ph. Giuseppe Nuzzaci

Sedia Del Papa, Ancona. Ph. Giuseppe Nuzzaci

2. Ancona
Ancona è il capoluogo di regione. Sebbene presenti un paesaggio molto variegato, non gode di buona fama per quanto riguarda la sua bellezza. A smentire questo giudizio sono le “parti nascoste” del capoluogo, da scovare autonomamente, come la chiesa di San Francesco d’Assisi, il Lazzaretto delle banchine del porto (uno dei maggiori in Italia), la Cittadella, il Faro Vecchio, la Lanterna Rossa e il Passetto.

3. Ascoli
La città con la più bella piazza d’Italia. Ed è totalmente vero. Ascoli, conosciuta soprattutto per la bontà delle sue olive all’ascolana, ha anche una suggestiva piazza che incanta i passeggiatori quando le luci dei palazzi posti sul suo perimetro si riflettono nella pavimentazione, creando un effetto a specchio degno delle migliori suggestive fotografie.

4. Urbino
Fervente polo universitario, Urbino ha proprio tutte le caratteristiche della solidità di una città medievale, grazie alla posizione difficilmente raggiungibile e dalla mura rimaste intatte nel tempo. Testimone del Rinascimento Italiano il centro storico della città è stato dichiarato Patrimonio dell’UNESCO. Tra obelischi e palazzi signorili, la urbs è stata anche candidata a «Capitale Europea della Cultura 2019». Vale la pena “scalare” questa città dalle salite ripidissime per godere di una vis(i)ta incantevole.

5. Caldarola
Caldarola, come tutti i centri più piccoli in provincia di Macerata, è un gioiellino. Altrimenti detta la città dei castelli, Caldarola ne vanta diversi e il più famoso, nonché situato nel cuore della città è il Castello Pallotta. Tutti meritano una visita e non si può non partecipare a Pallotta ‘800 la rievocazione storica che fa fare un vero e proprio tuffo nel passato ai visitatori accompagnati da guide d’eccezione vestite all’ottocentesca.

Il monte Conero visto dalla spiaggia di Numana. Ph. Giuseppe Nuzzaci

Il monte Conero visto dalla spiaggia di Numana. Ph. Giuseppe Nuzzaci

6. Il Conero
Il monte Conero è famoso in tutto il mondo grazie alle bellezze naturali che possiede. Grazie alla presenza di altissimi strapiombi e numerose selve, il monte Conero risulta essere imponente e maestoso anche se non raggiunge altezze significative. Scalare il Monte e nuotare nelle zone di Sirolo, Portonovo e Numana è un must, così come la vita estiva notturna molto movimentata e fervida. Altra caratteristica del Conero è quella di dar vita, a Portonovo, ai famosi moscioli, una varietà di cozze esclusiva di questa zona.

7. Gradara
Magia e suggestione sono le due caratteristiche di questo borgo. A farne la storia, senza ombra di dubbio, è il suo Castello, set della famosa storia di Paolo e Francesca, amanti uccisi dalla gelosia di Gianciotto Malatesta. Crocevia importante per l’economia fin dai tempi antichi, la città ha conservato in ottimo stato ogni suo angolo. Perdersi tra i vicoli di Gradara, o sognare un’altra epoca passeggiando nel suo castello è un’esperienza che non si dimenticherà.

8. Jesi
Merita l’appellativo “Milano delle Marche” grazie all’importanza delle sue industrie. Jesi conserva in maniera ottima il suo centro storico circondato da una muraglia rimasta praticamente intatta. Città dove nacque Federico II è situata nella bassa valle del fiume Esino. Molto bello tutto anche tutto il contorno e le cittadine che la circondano, siti di numerose feste popolari dedicate al vino.

Il lago di Fiastra. Ph. Giuseppe Nuzzaci

Il lago di Fiastra. Ph. Giuseppe Nuzzaci

9. Fiastra
Amabile cittadina dell’entroterra maceratese. A renderla affascinante è il lago artificiale che porta il suo nome, situato all’interno del Parco Naturale dei Monti Sibillini. Si caratterizza per la presenza di numerose manifestazioni legate alla pesca. Ottima meta per un giorno di relax in mezzo alla natura.

La Grotta Ricotti, Camerano. Ph. kermit965

La Grotta Ricotti, Camerano. Ph. kermit965

10. Grotte: Frasassi e Camerano
Non si può che terminare questa difficile cernita di luoghi da visitare nelle Marche con un ritorno al centro della terra.
Le grotte di Frasassi, nel comune anconetano di Genga, sono una delle mete preferite di turisti e speleologi. Scoperte proprio da un gruppo di questi ultimi, le grotte carsiche offrono uno spettacolo naturale tempestato di stalattiti e stalagmiti.
Meno naturali ma altrettanto suggestive sono le grotte di Camerano. Una vera e propria città sotterranea che copre l’intera area del comune. Fitti cunicoli che sbucano in sale più grandi fanno rivivere passo dopo passo quello che fu il principale rifugio degli abitanti durante la II guerra mondiale, anche se verosimilmente l’origine della Camerano sotterranea sono da far risalire al periodo in cui la stessa città venne fondata. Tra miti, leggende e realtà è assolutamente da non perdere la grotta Ricotti.

 

Un pozzo di valore e di valori, quello marchigiano, dov’è impossibile non lasciarci un pezzo di cuore.