Spesso ci si domanda se l’arte debba essere accessibile a tutti invece che richiedere un esborso eccessivo.

In realtà, rendere gratuito l’ingresso a monumenti e luoghi d’interesse culturale, risolverebbe non pochi problemi di natura economica per i visitatori se si considera che al prezzo del biglietto, vanno aggiunti soldi per l’audioguida o la visita guidata. Un’iniziativa del genere andrebbe incontro alle esigenze di diversi tipi di utenti, come le famiglie numerose, evitando loro un vero e proprio salasso, o le centinaia di persone costrette a trascorrere l’estate in città a causa della crisi, dando loro l’opportunità di godersi comunque le vacanze e incentivando così il turismo culturale. C’è da dire, però, che la fetta di popolazione più restia ad entrare nei musei, è proprio quella appartenente alla fascia d’età compresa tra i 30 e i 50 anni, che generalmente risente in minor misura di problemi finanziari. Il costo del biglietto, dunque, non fa sempre la differenza.

IL COSTO DEL BIGLIETTO: UN PROBLEMA REALE?

MoMA

MoMA, New York | musapietrasanta.itche

Probabilmente, molto dipende anche dalla capacità di gestione e manutenzione di una struttura, nonché dal modo in cui un certo prodotto viene venduto e dal tipo di approccio del venditore nei confronti dell’acquirente.

Basti pensare a due dei musei più famosi al mondo, il Museum of Modern Art di New York e il Louvre di Parigi. Nonostante siano entrambi a pagamento (si parla di ben 25$ per il MoMA), ogni giorno richiamano copiosi flussi di turisti grazie all’ormai consolidato successo, dovuto non solo alle collezioni e alle esposizioni temporanee, ma anche all’ottimo stato in cui sono tenuti. Un altro aspetto da non sottovalutare, e che in Italia risulta carente, è il sistema di accoglienza, di cui fanno parte indicazioni stradali (scarse il più delle volte), il personale (poco qualificato, incapace di dare informazioni e poco preparato rispetto ai tesori che custodisce), il sito web (spesso non aggiornato, mal strutturato e poco curato) e materiale informativo (brochure, mappe ecc.).

In conclusione, il costo del biglietto è un fattore che la gente è disposta a superare se ripagata con i servizi ai quali ha diritto per godere di un contatto diretto con l’arte e la cultura.

LA RISPOSTA ITALIANA

domenica-al-museo

 

L’iniziativa ministeriale #DomenicalMuseo | padovaeventi.org

Il 1° luglio 2014 è entrato in vigore un decreto ministeriale che prevede l’ingresso gratuito ogni prima domenica del mese a musei, monumenti, giardini statali e siti archeologici presenti sul territorio italiano. L’iniziativa #DomenicalMuseo nasce dall’esigenza di rivoluzionare l’intero sistema tariffario, rendendolo più equo e in linea con quello degli altri musei europei. “L’analisi dei dati sugli ingressi nei nostri musei, dove ogni anno più di un terzo dei visitatori non paga il biglietto, impone una svolta europea” ha commentato il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali Dario Franceschini. Le tre grandi novità introdotte dal decreto sono: la fine della gratuità per gli over 65, la gratuità sotto i 18 anni (e per alcune categorie come gli insegnanti) e delle riduzioni fino ai 25 anni.
Il decreto prevede, inoltre, due notti ad 1€ nel corso dell’anno e apertura serale dei grandi musei ogni venerdì.

«Ogni prima domenica del mese è una giornata di festa, i musei che aderiscono crescono. Spero che aderiranno anche i musei privati, per far diventare davvero questa iniziativa una formidabile occasione di legame fra i musei e il loro territorio», ha commentato il Ministro Franceschini.