Click! Eccoti qui su questa pagina, in questo articolo e prima che tu ne faccia un altro e te ne vada, fermati un istante.

Un centinaio, un migliaio un milione quanti click fai al giorno? Hai mai pensato che uno di questi potesse significare davvero qualcosa a livello internazionale? Quasi sicuramente sarai venuto a conoscenza dell’esistenza delle petizioni online e magari ti è anche capitato di “firmarne” qualcuna.

"the almighty mouse" | Daniele Pieroni

“the almighty mouse”
| Daniele Pieroni

Che cos’è una petizione online e come funziona?

Procediamo per gradi e chiariamo il concetto di petizione in sé. Una petizione fondamentalmente, è una richiesta di cambiamento sotto forma di documento scritto che viene indirizzato ad enti pubblici. La petizione online non ha valore legale e perché ottenga un qualche effetto deve essere firmata da quante più persone possibili. Per aderire ad una causa, basta entrare in un apposito portale internet, cercarne una che vi interessi ed inserire i vostri dati (sono sufficienti il vostro nome ed indirizzo e-mail). Facile no?

"close-up signature" | Benjamin Jakabek

“close-up signature”
| Benjamin Jakabek

Quali sono i principali siti dove firmare petizioni?

Sono molti i siti a promuovere petizioni online. Ma siccome internet è sconfinato, occorre fare attenzione e affidarsi a quelli più sicuri. Eccoli:

  • change.org : attualmente la più grande piattaforma di petizioni online al mondo, con più di 100 milioni di utenti, in 196 paesi.
  • avaaz : oltre che di petizioni si occupa di promuovere e finanziare campagne di comunicazione e azioni sul campo.

Non è finita qui, infatti, alcuni Stati prevedono portali dedicati alla raccolta firme (l’Italia no). E’ il caso degli USA con we the people , dove è possibile iscriversi dall’età di 14 anni. Persino l’Unione Europea vanta un portale dedicato alle petizioni , dove :

Qualsiasi cittadino dell’Unione europea o residente di uno Stato membro può presentare una petizione al Parlamento europeo, individualmente o in associazione con altri, su una materia che rientra nel campo d’attività dell’Unione europea e che lo concerne direttamente.

"32-52-connection" | Matt

“32-52-connection”
| Matt

Che senso ha, vi starete forse chiedendo, firmare online?

Le petizioni online sono una realtà del tutto nuova. Principalmente, il loro scopo è quello di promuovere il cambiamento, facendo pressione sui governi, grazie ad una marcata visibilità globale. Producono effetti? Sì, se a firmare una causa sono migliaia se non milioni di utenti. D’altra parte però l’attivismo online può sembrare superficiale e fatto per coloro che, di attivarsi sul serio non ne hanno troppa voglia. Guardando il bicchiere mezzo pieno però, è pur sempre  di attivismo che si parla.

Leggere il tuo nome, seguito da quello di qualcuno che si trova dall’altra parte del mondo e vedere la barra che indica il numero dei firmatari, colorarsi sempre più (come succede quando si firma su avaaz), un qualche effetto lo fa. Ti fa sentire parte di un progetto, di una comunità, che per quanto invisibile ti rende partecipe di ciò che succede nel mondo.