Le donne votano anche in Arabia Saudita.

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A partire dal 22 Agosto di quest’anno è stato permesso anche alle donne di registrarsi alla tornata elettorale di Dicembre, così in Arabia Saudita sarà consentito loro di votare.

Questa grandiosa novità arriva a scuotere la storia dell’Islam e dell’intero mondo, proprio nel paese in cui le donne godono di meno diritti.

Le radici del cambiamento risalgono, però, a quattro anni fa, quando nel 2011 il re Abdullah – tra i più progressisti che il paese abbia mai conosciuto, morto a Gennaio – aveva emesso un ordine per garantire al gentil sesso di partecipare alla politica del regno; la notizia suscitò malumori nella comunità interna.

Ma finalmente a Dicembre, le donne – oltre a poter votare – avranno la possibilità di iscriversi come candidate alle elezioni comunali: saranno circa una settantina quelle intenzionate a presentarsi.

“Women can finally vote in municipal elections, but this is only first step toward full equality” ha tweettato Samer Muscati, ricercatore per il Dipartimento dei Diritti delle Donne.

Infatti, la situazione rimane ancora critica; le donne saudite non possono viaggiare liberamente, andare a lavoro né a scuola, non possono avere un conto in banca prima che un uomo abbia dato loro il permesso e non è concesso loro di mettersi alla guida di un’automobile.

“Anche se si tratta di un segnale di progresso, consentendo alle donne di partecipare e votare alle elezioni (anche se solo comunali), questo non è sufficiente per garantire l’integrazione totale delle donne nella società saudita”, ha dichiarato Adam Cooglee, ricercatore per il Medio Oriente dell’organizzazione non governativa americana Human rights watch.

Dunque, è stato aggiunto solo un piccolo pezzo al puzzle della civiltà, ancora lontano dall’essere completato.