I nuovi fenomeni terroristici ci pongono di fronte ad un dilemma: viaggiare è ancora sicuro?

Negli ultimi anni sta diventando sempre più difficile scegliere la propria meta di viaggio. Sempre più nazioni stanno rischiando «l’oblio», dal punto di vista turistico, per via dei recenti atti terroristici e la disinformazione della società non fa altro che peggiorare questa situazione.

Tunisia, Egitto, Marocco, Libia, Algeria, Israele, Libano, Siria, Giordania, Turchia, Oman, Ciad, Colombia, Georgia; queste le nazioni inserire nella lista nera delle vacanze 2015 da «LA REDAZIONE». A questo già lunghissimo elenco non dimentichiamo, tuttavia, di aggiungere la «sicura» Europa.

Ne cito solo alcuni del biennio 2014-2015 pubblicati da «INTERNAZIONALE»:

  • 24 maggio 2014: quattro persone sono uccise al museo ebraico di Bruxelles […]L’accusato è un ex militare francese legato al gruppo terroristico stato islamico in Siria.
  • 7 gennaio 2015: alcuni uomini armati hanno attaccato con armi da guerra la redazione del settimanale satirico francese Charlie Hebdo a Parigi, in Francia. Il bilancio delle vittime è di almeno 12 morti e dieci feriti, di cui alcuni gravi.

Vogliamo andare un pò a ritroso?

  • 25 luglio 1995: una bomba nella stazione di Saint-Michel della metropolitana di Parigi uccide otto persone e ne ferisce 150. L’attentato fa parte di una serie di attacchi rivendicati dal gruppo islamico armato dell’Algeria.
  • 15 agosto 1998: una bomba posizionata dai ribelli dell’Irish Republican Army uccide 29 persone nella città di Omagh, nell’attacco più mortale del conflitto decennale tra cattolici e repubblicani nell’Irlanda del Nord.

E l’Italia dov’è?

«Sono 13mila gli obiettivi italiani a rischio attacco terroristico […]», lo dichiara «IL GIORNALE».

Ebbene si! Casa vostra, la vostra Nazione, quella che considerate così sicura, ha ben poco di sicuro! Il terrorismo è un fenomeno che esiste, è esistito e, purtroppo, sempre esisterà; è un fenomeno che colpisce ogni angolo del globo e che nella maggior parte dei casi si giustifica dietro la parola «Dio» quindi fate attenzione a non confondere il terrorismo con la religione: i due sono in forte antitesi!

Se accettate un consiglio, prima di eliminare una Nazione dal vostro calendario di viaggi pensateci, informatevi bene… potreste perdervi qualcosa di spettacolare!

Ricordate sempre che guerra civile e terrorismo sono due cose molto diverse; la prima potete evitarla, la seconda, se sarà giunto il vostro momento, non vi risparmierà neanche dietro l’angolo di casa vostra. Quindi non rinchiudetevi in una campana di vetro, non rinunciate al piacere di viaggiare in posti che non troverete in nessun’altra parte al mondo, non permettere alla «politica del terrore» di sopraffarvi; vivete, sperimentate, mettetevi in gioco… insomma VIAGGIATE!