Vivere una disabilità, nuova o cronica, è già di per sé difficile, se poi osserviamo come interagisce il mondo circostante con la disabilità, allora tutto diventa più difficile e si accentua l’handicap che ogni giorno, chi soffre di una disabilità, deve affrontare. Tradizionalmente la società è strutturata in modo da essere rivolta principalmente alle persone non disabili, e non tiene conto che oltre il 20% dei cittadini di tutto il mondo soffre di una forma di disabilità.

Per una città più accessibile

In tema di accessibilità e di riduzione delle barriere architettoniche, le misure intraprese in molte grandi città europee sono nella direzione di creare una città che possa essere più accessibile e che riduca al minimo gli ostacoli. Dalle classifiche stilate dalla Commissione Europea ogni anno sulle città più accessibili per i disabili, notiamo come un po’ tutti i Paesi europei stiano facendo grandi sforzi per sopperire alle storiche mancanze, soprattutto Germania, Svezia e Spagna sono in prima fila in termini di presenza di una propria città in classifica. L’Italia, invece, con le sue grandi città, appare in forte ritardo su questo tema.

Città senza barriere

Se Ávila è la città spagnola più accessibile per i disabili, Madrid, pur non apparendo nelle classifiche, sta facendo molti passi in avanti per la riduzione delle barriere architettoniche e per abbattere il divario che la separa da Barcellona (finalista nel 2010). Con il nuovo sindaco Manuela Carmena il processo di adattamento della città alle possibilità dei diversamente abili sembra aver trovato un maggiore impulso.

Dai treni alla metro

Madrid dispone di un’ampia e moderna rete di trasporti accessibili per persone disabili. Il moderno aeroporto Barajas è strutturato con percorsi segnalati, barriere architettoniche ridotte e dispone di un sistema di assistenza per persone disabili efficiente, ugualmente l’azienda delle ferrovie spagnole – RENFE, con il servizio di assistenza personalizzata per utenti disabili (Atendo). L’attenzione alla disabilità del servizio pubblico madrileno è in crescita, con circa il 60% della rete della metropolitana che dispone di misure di accesso, comunicazione e sicurezza per persone disabili sia nelle stazioni che nei vagoni.

Autobus e taxi

Il mezzo di trasporto più adatto al trasporto per persone disabili resta comunque l’autobus, con il servizio dell’Azienda Municipale dei Trasporti – EMT, completamente adattato all’utilizzo da parte di persone disabili. Per chi vuole invece vuole muoversi in taxi, l’Associazione Eurotaxi di Madrid utilizza veicoli adattati alle esigenze di persone con mobilità ridotta, senza nessun costo aggiuntivo.

Arte per tutti

Le maggiori strutture museali di Madrid si sono tutte adeguate alle esigenze delle persone con disabilità, con la possibilità di poter visitare il famoso triangolo dell’arte, nel Paseo del Prado, che riunisce tre dei più bei musei del mondo, il Museo del Prado, il Museo Thyssen-Bornemisza e il Museo Reina Sofía. Le tre strutture sono predisposte per l’accesso semplice e senza barriere architettoniche, inoltre, organizzano visite guidate adattate a persone con disabilità fisica, visiva, intellettuale o uditiva. In città si organizzano poi, visite guidate in giro per la Gran Vía con interpreti del linguaggio dei segni e tanti specifici percorsi guidati in giro per Madrid. Il Museo Tiflologico è per eccellenza la struttura concepita al 100% per persone disabili, con segnaletiche specifiche e tra le tante attività, percorsi tattili di modellini e plastici di grandi opere e monumenti. Inoltre, anche Madrid si è dotata del primo cinema totalmente accessibile per disabili che, utilizzando supporti quali i sottotitoli col codice dei colori, l’installazione di spire magnetiche dell’udito e, per gli ipovedenti, la descrizione audio attraverso cuffie wireless individuali, proietta tutti tutti i giorni film adattati per persone con disabilità uditive e visive.

Info e app

Una guida molto completa per avere consigli utili sui percorsi da seguire è la Guida al turismo accessibile creata dal Comune di Madrid, arrivata alla sesta edizione. Per i più tecnologici c’è poi un ampia disponibilità di applicazioni che permette di essere aggiornati sempre sulle novità per quanto riguarda le strutture turistiche, le informazioni sui percorsi accessibili e le strutture di accoglienza più vicine, parcheggi, bancomat o luoghi di svago accessibili tramite la geo-localizzazione come Tur4all, Cities4all e Accessibility.

Obiettivo raggiunto?

Non ancora. Se i miglioramenti nella città di Madrid in tema di accessibilità sono stati notevoli, non si può dire che il lavoro sia infatti terminato. Numerose zone della città sono ancora di difficile accesso e alcune strutture, sebbene adattate per ridurre al massimo le barriere architettoniche, richiedono comunque un accompagnamento, come se la persona disabile non possa essere indipendente. Da citare il caso eclatante dello Stadio Santiago Bernabeu, casa del Real Madrid, classificato come stadio cinque stelle Uefa, ma che qualche anno fa fu coinvolto in un polemica, per alcuni problemi nell’accoglienza di tifosi disabili, in occasione della finale di Champions League tra Inter e Bayern Monaco del 2010.

Da allora, tanti passi in avanti sono stati fatti, altri sono ancora da fare, come richiesto anche dall’Associazione per la tutela dei diritti delle persone con disabilità FAMMA – Cocemfe, che ha inoltrato al sindaco Carmena, la richiesta di istituire una commissione municipale per i diritti per le politiche sulla disabilità a Madrid, per rendere la città più inclusiva e accessibile.

La sfida è aperta, vedremo se il sindaco Carmena riuscirà a rendere una delle città più aperte d’Europa, anche in una di quelle più accessibili per i disabili.