Photo Credit: Fabio Passaro  via Compfight cc

Photo Credit: Fabio Passaro via Compfight cc

Quasi quotidianamente appare una notizia sui giornali italiani riguardante i problemi dei trasporti in Italia. A fare da padrone sui rotocalchi locali è soprattutto il trasporto pubblico su rotaia. Ritardi, scioperi e disagi causati dallo stato dei convogli sono i principali motivi che muovono, è proprio il caso di dire, le lamentele dei fruitori dei servizi.

IL TRENO DEI DESIDERI

Iniziare a raccontare le avventure che si possono fare sui trasporti italiani è come iniziare la storia dell’umanità: si cerca ancora di capire quando sia iniziata e non si sa con esattezza quando finirà. Proprio come prendere un treno. Non saranno necessarie mille e una notte per sapere l’epilogo di tali storie, perché fortunatamente prima o poi uno arriva. Ma affidarsi alla ferrovia italiana per essere puntuali è compiere un’azione kamikaze sui proprio appuntamenti. Prendere un treno in Italia è come fare meditazione: bisogna stare seduti finché non trova il proprio io. E potrebbero volerci ore.
Per descrivere le avventure sui binari è necessario specificare che fino a qualche tempo fa, per i trasporti su rotaia, vi era il predominio di Trenitalia. Arrivava poi Italo, che voleva spodestare il suddetto proponendo Treni Alta Velocità. Sebbene qualcosa abbia smosso, questa manovra della concorrenza non ha propriamente risolto il problema della classe più svantaggiata della popolazione mobile: i pendolari. Volendo o dolendo, sono proprio loro a risentire dei ritardi costanti, anche se, a dirla tutta, i pendolari viaggiano prevalentemente sui regionali, che paradossalmente sono i treni con il più tasso alto di puntualità.

E’ raro che i convogli a lunga percorrenza, soprattutto quelli che coprono la fascia adriatica, non accumulino ritardo.
A questo, poi, va ad aggiungersi una certa superbia dei malcapitati funzionari, che talora subiscono le ire rivolte, non solo ai conducenti del treno, ma a tutta la compagnia.
Ad esempio, è vero che in Italia il fenomeno climatico della neve non sia così comune come nei paesi del nord Europa, però la circolazione che si blocca totalmente non appena qualche fiocco bianco cade dal cielo invernale, proprio non si spiega. A questo si aggiungono, nelle stagioni fredde, vagoni gelidi e, negli stessi, saune gratis nei mesi estivi.
La parte più divertente è quando i treni subiscono le “cancellazioni” improvvise, lasciando a piedi molti viaggiatori arrabbiati.
Viaggiare di notte è, invece, raggiungere l’apice dell’incertezza. Cosa fare quando le macchinette non funzionano e i controllori non permettono che tu faccia il biglietto a bordo perché costerebbe ben 50 euro in più?
Quando, poi, i treni subiscono un guasto o quando un evento del tutto casuale blocca il convoglio per ore, non vi è garantito un trasporto alternativo né la basilare distribuzione di acqua ai viaggiatori.
Prendere un treno non è solo un viaggio, è un’avventura.
Ma c’è da ricordare che l’Italia è uno dei pochi Paesi che vanta il trasporto su treno pensato a livello popolare. Non è quindi da trascurare il fatto che abbia, rispetto alle altre nazioni, prezzi accessibili dalla maggior parte dei cittadini, grazie anche a numerose offerte mirate, rivolte ad esempio ai giovani under 26 o agli adulti under 60. A queste vanno aggiunte anche le tariffe speciali a seconda del giorno in cui si viaggia (Special 2×1 il sabato, metà prezzo per le partenze dal martedì al giovedì dalle ore 11 alle 14, e così via).

Insomma, treni per tutte le tasche e per tutte le pazienze.